sabato 1 gennaio 2011

Intervista al presidente della società Hockey Empoli: Marco Buschi

(Il nuovo presidente dell'Empoli, Marco Buschi)

Si torna a parlare di hockey. Nelle feste abbiamo avuto l'occasione e il piacere di scambiere due chiacchiere con Marco Buschi, il nuovo presidente dell'Empoli Hockey.


- Ciao Marco. Siamo giunti alla pausa natalizia e dopo 7 giornate disputate l'Empoli è in testa alla classifica di A2. Ve lo sareste mai aspettato ad inizio stagione?

No, per diversi motivi, innanzi tutto perché siamo tuttora convinti che Latina, Montebelluna e Torino siano le compagini più accreditate per la promozione. Inoltre Empoli era un’incognita anche per noi, dopo i numerosi innesti estivi era impensabile immaginare di essere imbattuti, in vetta alla classifica, dopo 7 giornate. Infine per la giovane età della squadra, dalla quale non possiamo pretendere un rendimento alto e costante, ma solo una lenta e costante crescita.


- Analizzando le vostre partite, non emergono particolari individualità ma sopratutto un ottimo gioco di squadra. Credi sia questo il valore aggiunto dell'Empoli?

E’ il miglior apprezzamento cui potessimo auspicare, da sempre il gruppo e la squadra sono i principali obiettivi su cui lavoriamo per costruire il nostro futuro, ma sono stati il lavoro di coach Carboncini ed il massimo impegno dei giocatori a determinare i successi ottenuti: anche se non emergono particolari individualità non significa che non ce ne siano, infatti sono convinto che abbiamo delle ottime individualità, le quali, grazie al lavoro svolto, si stanno amalgamando benissimo ed il risultato è l’espressione corale di tutta la squadra. Questo è certamente il valore aggiunto dell’Empoli.


- Nel roster dell'Empoli non ci sono soltanto giocatori d'esperienza ma anche alcuni volti giovani. Si tratta di una scelta societaria oppure è stata un esigenza di natura pratica?

L’età media della squadra è 24 anni, su 18 giocatori 11 non hanno più di 23 anni ed anche i più giovani stanno facendo la differenza. Ovviamente è una scelta societaria, il nostro obiettivo è lavorare per il futuro e solo i giovani possono assicurarcelo. È per questo che la promozione in A1 per noi non è una priorità, se e quando avverrà dovrà essere la naturale conseguenza dell’evoluzione della nostra compagine nella sua globalità, perché la squadra che scende in pista è l’espressione di tutta l’organizzazione, in tutte le sue componenti, soprattutto di coloro che, lavorando tutti i giorni, nell’ombra, danno un contributo fondamentale, piccolo o grande che sia.


- Dopo la pausa, l'8 Gennaio si torna in pista. A farvi visita sarà il San Benedetto, come affronterete questo match?

Sono convinto che sarà affrontato con il massimo impegno, Sambenedetto è una squadra esperta da non sottovalutare, la quale nel recente passato ci ha dato delle sonore lezioni: nell’anno della promozione in A2, casualmente proprio nella prima partita dell’anno, ci hanno battuti nettamente ad Empoli, il giorno in cui abbiamo inaugurato la nuova pista. Inoltre la scorsa stagione il nostro declino è cominciato proprio dopo la pausa natalizia, pertanto la gara con i marchigiani ci dirà se saremo stati in grado di imparare dai nostri errori.


- Pensando al futuro. Secondo te, dove può arrivare l'Empoli visto fin'ora?

Sarà bellissimo scoprirlo strada facendo, il campionato è ancora lungo, le difficoltà saranno sempre maggiori e gli avversari ancora più agguerriti. In cuor mio mi auguro che la squadra continui a lavorare sugli ampi margini di miglioramento che, proprio per il fatto di essere molto giovane, ha ancora in serbo. Crescere sarà più importante che vincere.


- Ultima domanda. Se dovessi dire qual'è la squadra più insidiosa di questo campionato, quale sceglieresti e perchè?


Ne scelgo 3, in ordine rigorosamente alfabetico:

Latina, perché è una squadra completa che è già andata vicino alla promozione la scorsa stagione con un certo Trinetti in più. Montebelluna perché è una squadra esperta con un gioco molto efficace. Torino perché è abituata ai ritmi dell’A1, forte tecnicamente, con una società importante ed organizzata.
Ma non dobbiamo dimenticare che quest’anno il campionato è molto equilibrato, secondo me non ci sono risultati scontati, infatti una delle partite in cui abbiamo rischiato maggiormente è stato contro Catania.


Ringraziamo il presidente Marco Buschi per la disponibilità e la società Hockey Empoli.

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